Elliot, marito di Hannah, è innamorato della cognata Lee, moglie infelice e segretamente attratta da lui, ma non funzionerà; Mick, autore televisivo ipocondriaco, ex marito di Hannah, si sposerà con la terza sorella di Hannah e Lee, Holly.
E’ un Woody Allen sempre meno “di genere” e sempre più enciclopedico, universale, autore. Dopo il cinema e prima del delitto e castigo, stavolta ci parla dell’amore e della vita di coppia in modo sincero, finalmente autentico, senza i narcisismi di “Manhattan” o i cerebralismi di “Stardust Memories”. Il goffo corteggiamento adolescenziale di Elliot (un grande Michael Caine, premiato con l’Oscar) a Lee e la crisi esistenziale di Mick, superata finalmente senza l’aiuto dell’analista (anche se in modo un po’ più… drastico) sono pagine di grande cinema, prima ancora che di grande sceneggiatura. Se ne accorse persino l’Academy, che non poté ignorarlo: tre Oscar. Il minimo sindacale per un gioiello di leggerezza e profondità, con qualche battuta a vuoto qua e là subito rimediata da istanti di fulminante genialità (in due minuti, la spietata descrizione del rapporto tra i due genitori). La verità è che non lo ringrazieremo mai abbastanza.
Voto: 7
Trivia
(Molte delle scene con Mia Farrow protagonista furono girate nella vera casa di Mia Farrow)
(Dopo l’uscita del film, nacque un movimento che cercò di candidare la sceneggiatura di questo film al premio Pulitzer. Sarebbe stata la prima volta per una sceneggiatura cinematografica)
(Dopo che Max von Sydow e Barbara Hershey terminarono di girare la scena del loro litigio, l’intera troupe fece loro una standing ovation)
(Il trailer contiene una scena non inclusa nel film: April (Carrie Fisher) e David (Sam Waterston) in una galleria d’arte che discutono di un quadro)
(Con un incasso in America di 40 milioni di dollari, è il film di maggior successo nella carriera di Woody Allen)
(Nella scena della festa del Ringraziamento, appare anche una giovanissima bambina dai tratti somatici orientali: è Soon-Yi Previn, la ragazza sud-coreana all’origine del divorzio tra Woody Allen e Mia Farrow, che Allen sposerà nel 1997)
senza offesa, ma trattandosi di uno dei miei film preferiti… quali sarebbero le battute a vuoto?!?
Nulla di particolarmente grave, più che di battute a vuoto parlerei di “tempi morti” (secondo me ce ne sono in quasi tutti i film di Allen, e penso anche che lui lo faccia apposta, perchè di solito precedono dialoghi geniali). Però, come pura sceneggiatura, gli preferisco “Io e Annie” e “Crimini e misfatti”.
mmmm…
non sono molto convinta… tempi morti in “Io e Annie” e “Hannah e le sue sorelle”? Ad esempio?
Appunto, “Io e Annie” e “Crimini e misfatti” sono quelli che secondo me non hanno di questi “tempi morti” ma hanno un ritmo molto omogeneo (improntato il primo in chiave comico-romantica, il secondo in chiave drammatico-dostoevskjana). Altro esempio alleniano: “Harry a pezzi”, film più che buono (7) ma dal ritmo molto “jazzistico”.
In “Hannah e le sue sorelle” trovo chissà perchè che, pur essendo un film con tre protagoniste femminili di un certo spessore, la sceneggiatura si riservi le battute e le situazioni migliori per i personaggi di Woody Allen e Michael Caine. Forse il mio gretto maschilismo non mi fa apprezzare i dialoghi tra le tre sorelle… 🙂
p.s. Il tuo nick mi fa pensare che prima o poi dovrò inserire qualche recensione di Kubrick… dovrò rivedermeli tutti per la terza-quarta volta…
Appunto, “Io e Annie” e “Crimini e misfatti” sono quelli che secondo me non hanno di questi “tempi morti” ma hanno un ritmo molto omogeneo (improntato il primo in chiave comico-romantica, il secondo in chiave drammatico-dostoevskjana). Altro esempio alleniano: “Harry a pezzi”, film più che buono (7) ma dal ritmo molto “jazzistico”.
In “Hannah e le sue sorelle” trovo chissà perchè che, pur essendo un film con tre protagoniste femminili di un certo spessore, la sceneggiatura si riservi le battute e le situazioni migliori per i personaggi di Woody Allen e Michael Caine. Forse il mio gretto maschilismo non mi fa apprezzare i dialoghi tra le tre sorelle…
p.s. Il tuo nick mi fa pensare che prima o poi dovrò inserire qualche recensione di Kubrick… dovrò rivedermeli tutti per la terza-quarta volta…
Ops, sorry, casini coi commenti.
hey ragazzo! ti invito (scherzosamente) a partecipare al test di cinema composto tempo addietro dalla mia redazione. chiunque voglia partecipare è bene accetto:
http://rifleman.altervista.org/friendtest/test.php?usr=HumbertH
Fatto (52 punti), ma… che vuol dire il punteggio?
vuol dire che non sei stato molto bravo… mi spiace.
Provo a indovinare… più mi avvicinavo a 100 (il tuo punteggio) più voleva dire che mi avvicinavo ai tuoi gusti cinematografici?